L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà;
se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni,
che formiamo stando insieme.
Due modi ci sono per non soffrirne.
Il primo riesce facile a molti:
accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.
Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui:
cercare e saper riconoscere chi e cosa,
in mezzo all’inferno, non è inferno,
e farlo durare, e dargli spazio.
Le città invisibili, Italo Calvino
Gli amici sono coloro che permettono questa attenzione e apprendimento continui. Per non subire le circostanze e abituarsi al vuoto. E’ così anche per te?
ci troviamo a parlarne
Venerdì 20 settembre 2024
alle ore 16:00
sala d. Galli – il Centro –
via delle Sette Sale 30/z
(metro Vittorio – Cavour)